giovedì 22 marzo 2012

Festival de la Guitarra de Còrdoba 2011

Scrivo di un viaggio dell'anno passato, per me importante perché è stato il primo “in solitaria” e forse un po’ da fricchettona con valigia e chitarra in spalla! 

Allora… il mio soggiorno a Cordoba in Spagna è durato solo qualche giorno in occasione del “Festival della Chitarra” che propone tutti gli anni concerti e masterclass di chitarra classica e flamenca. Il motivo del mio viaggio è stata appunto la masterclass con Roland Dyens, alla quale ho partecipato piena di dubbi sulle mie capacità tecniche e artistiche.
Ho apprezzato e annotato alcuni trucchetti tecnici, la sua visione sulla composizione e gli arrangiamenti chitarristici, la sua proposta di concerto. E' quello che si dice "un personaggio", nella vita come nel mondo musicale: criticato per l'interpretazione dei brani classici, definita troppo libera, diventa un genio nelle sue opere e trascrizioni. Apprezzo di lui lo stile francese, molto elegante e l'estrema cura del suono: è figlio di un pittore e ama anche lui usare una tavolozza di colori quando suona. Ho gradito il suo concerto, a programma libero, i titoli scelti, l'improvvisazione iniziale (d'altronde richiede sempre una bottiglia di gin in camerino!), alcune originali tecniche  esecutive e il brano centrale dell'amato Fernando Sor, forse per ricordare a noi chitarristi da dove veniamo.
Mi ha divertito un episodio durante la nostra chiacchierata: inizialmente gli ho parlato in inglese per utilizzare una lingua che sia lui che il pubblico uditore potesse capire, e lui mi ha fatto notare di parlare italiano, francese o spagnolo perché “siamo Mediterranei!”. Anche questa, pensandoci, è una lezione.

Ho ascoltato anche il concerto di David Russell, di cui c’è poco da dire. Sale sul palco e suona, senza moine, né attese, né pensieri. Sale e suona una suite barocca delle più complesse ma con una facilità esecutiva da farla sembrare semplice. Da brivido.


Oltre alle lezioni, nella cornice del palazzo dei congressi, e ai concerti nei vari teatri della città, quello che fa davvero il festival è l'atmosfera che si respira: trovare giovani che suonano nelle piazze, sulle panchine, al bar e unirsi a loro per divertirsi e confrontarsi. A Cordoba qualche chitarrista passa sempre! L'incontro con compagni di corso di tutta Europa con i quali sono ancora in contatto è stato altrettanto fondamentale, per la lingua, per il confronto musicale e di idee.




3 commenti:

  1. Spero che siete stati contenti del vostro soggiorno a Cordoba e conservare un ricordo molto piacevole di questa città

    http://ventanadefoto.blogspot.com.es/

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    1. Sì, gracias! La ciudad es muy preciosa. Vienes de Cordoba? Hasta luego :-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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