domenica 27 maggio 2012

Lo que no se mueve no se mejora


Mi è tornato in mente il film "L'auberge espagnole" che a suo tempo ho apprezzato anche nella sua leggerezza e semplicità. Il protagonista Xavier, in Erasmus, si ritrova a convivere con 6 ragazzi di nazionalità differenti e quando alla fine tira le somme della sua esperienza dice: je suis lui, lui, elle, et lui aussi....
Banale, si dice sempre che un individuo è la sua storia e le persone che ha incontrato. Però l'insistenza sul dato multietnico mi sembra fondamentale per la sua comprensione. 


Sono cresciuta con persone che non hanno mai vissuto se non nel luogo di nascita e che addirittura rimangono nella convinzione di non riuscire a vivere in un'altra casa se non in quella dove sono cresciuti. Forse influenzata dagli esempi a me vicini, ritenevo normale prospettarsi una vita vicina ad amici e famiglia. Essere e rimanere una cultura, una lingua, un popolo. Adesso penso che oltre all'obbligo di studiare, essere curiosi e essere ciò che si impara sia necessario essere ciò che si vive. 
Essere una lingua è troppo poco, essere una sola cultura altrettanto. Si può pretendere molto di più, dal mondo e da noi stessi. E' necessario partire prima o poi, e all'opposto del detto "partir, c'est mourir un peu", credo che dia l'opportunità di vivere altre vite. Il mondo è troppo grande per fare parte solo di una fetta. 



3 commenti:

  1. partire, conoscere, andare e magari ritornare è fondamentale abbatte ogni pregiudizio e apre la mente.

    RispondiElimina
  2. e come potrei darti torto? Stenibeck diceva: "Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone". Condivido al 100%! Non si può vivere e morire nello stesso luogo senza aver conosciuto il mondo... o meglio, una piccolissima fetta di mondo! Magari poterlo conoscere davvero, viaggiando senza posa, incontrando gente, scoprendo tradizioni, imparando lingue, approfondendo religioni diverse dalla nostra...

    RispondiElimina
  3. Ciao, sono passata ad invitarti ad un post di massa; se passi da Antonella autrice del blog Il tempo ritrovato e leggi questo articolo capirai il perché

    http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/07/timbuctu.html?
    > utm_source=BP_recent


    stanno distruggendo qualche cosa che appartiene al patrimonio dell’umanità, ma nessuno ne parla, se vuoi aiutaci a spargere la voce e a sollevare un “polverone”.
    Oggi leggi l’articolo sul blog di Antonella poi, se ti va invita quante più persone puoi a leggerlo inviando loro questo commento, poi, sempre se ti va, martedì 10/07 passa da Antonella, copia il post che pubblicherà e mettilo sul tuo blog,se lo facciamo tutti insieme e ci aiutate a spargere la voce aumentiamo la portata e possiamo far sapere a tutti quello che sta succedendo , perciò , se potete fate girare questo commento. L’intento è quello di creare un fenomeno di massa che permetta di far trapelare la notizia il più possibile, nel nostro piccolo vogliamo dare un contributo, se ti va aiutaci anche tu. Collabora con me e Antonella in questa opera di sensibilizzazione Audrey autrice del blog Borderline.
    P.S. davvero interessante e ben fatto il tuo blog,complimenti!!!

    RispondiElimina